Telefonare al numero 118 in caso di EMERGENZE
  1. Finalità e campo di applicazione

Il presente Regolamento è emesso come previsto dall’art. 33 dello Statuto della Pubblica Assistenza Croce Verde di Noceto e ne attua i contenuti disciplinando le modalità organizzative ed operative dell’associazione.
I contenuti del regolamento rappresentano parte integrante dello Statuto e del Regolamento Generale e sono emessi in conformità a
– Protocolli della Centrale Operativa 118
– Convenzioni con l’Azienda Sanitaria
– Direttive e procedure Anpas
È vincolante per tutti i soci volontari; la mancata conoscenza dello Statuto e dei regolamenti non giustifica un’eventuale mancanza o inadempienza.

  1. Requisiti di ammissione al servizio

2.1 PREREQUISITI
Possono essere ammessi come soci volontari all’interno della Pubblica Assistenza Croce Verde tutti coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti:
a)  aver compiuto il 18° anno di età;
b)  aver compiuto il 21° anno di età per gli autisti di ambulanze;
c)  non aver superato il 75° anno di età;
d)  aver conseguito la patente di guida di categoria “B” da almeno 3 anni (per gli autisti delle ambulanze);
e)  per i cittadini non italiani essere in possesso di una sufficiente conoscenza della lingua italiana, parlata e scritta, ed essere in possesso di regolare permesso di soggiorno;
f)  non avere subìto condanne con sentenze passate in giudicato, né avere procedimenti giudiziali e penali in corso;
g)  possedere attitudini, requisiti fisici e morali che consentano l’espletamento del servizio;

2.2 RICHIESTA DI AMMISSIONE
L’aspirante volontario deve presentare specifica richiesta scritta dalla quale deve risultare:
– il possesso dei requisiti di cui al punto 2.1;
eventuale precedente appartenenza ad altra associazione che svolge attività analoghe ed eventuali incarichi ricoperti;
– eventuali titoli sanitari posseduti;
– l’impegno al rispetto dello Statuto e dei Regolamenti

La stessa deve essere corredata da:
– fotocopia di un documento di identità;
– fotocopia della patente di guida;
– foto tessera;
– documentazione attestante gli eventuali titoli professionali sanitari posseduti;
– documentazione attestante l’eventuale partecipazione a corsi per soccorritori;
– certificato di idoneità allo svolgimento del servizio rilasciato dal proprio medico curante e consegnato, in busta chiusa, all’attenzione del Direttore Sanitario.

La conformità della documentazione presentata dall’aspirante volontario, accertata dal Consiglio Direttivo o da un suo delegato su parere del Direttore Sanitario, è condizione essenziale per l’ammissione ad intraprendere il percorso formativo.

2.3 FORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO
Le attività di formazione e addestramento dei volontari sono pianificate da un’apposita commissione.
Il percorso formativo degli aspiranti volontari consiste in:
– corso di formazione teorico con consegna materiale didattico ed esercitazioni pratiche in sede;
– affiancamento in squadra operativa.

I corsi possono essere svolti sia presso la sede dell’associazione, sia presso altre associazioni o istituzioni.
Al termine del corso di formazione, i partecipanti sono sottoposti ad un test di verifica il cui esito viene trasmesso al Direttore Sanitario che certifica la loro idoneità ad accedere al successivo periodo di affiancamento in squadra.
Un iter formativo semplificato potrà essere previsto per coloro che hanno già maturato una preparazione adeguata a seguito di esperienze personali, ad esempio se provenienti da altre associazioni che operano nel campo dell’emergenza sanitaria.
Per guidare in emergenza, è necessario avere prestato servizio per almeno un anno come soccorritore e almeno un anno come autista nei servizi ordinari, salvo specifiche autorizzazioni del Consiglio Direttivo e del responsabile preposto all’abilitazione alla guida.
Data la responsabilità e l’importanza del servizio svolto, il volontario deve garantire sempre la propria preparazione professionale e operare conformemente all’istruzione ricevuta nei corsi di formazione e nelle esercitazioni. I corsi di formazione per nuovi volontari hanno valore di aggiornamento per quelli già attivi.
Tutti i volontari, in base alle mansioni svolte e indipendentemente dall’anzianità di servizio, sono tenuti a frequentare corsi di aggiornamento periodici obbligatori seguendo le modalità stabilite dal Direttore Sanitario e dal Consiglio Direttivo. Il volontario che non partecipa a questi corsi dovrà ripetere l’iter formativo o sottoporsi ad un test di verifica.

2.4 AMMISSIONE AL SERVIZIO VOLONTARIO ATTIVO
L’ammissione del socio al servizio attivo verrà deliberata al termine del periodo di affiancamento, in modo insindacabile, dal Consiglio Direttivo dopo aver acquisito il parere del Direttore Sanitario. In nessun caso, il Consiglio Direttivo è tenuto a rendere noti i motivi dell’eventuale mancato accoglimento della domanda.

Il Direttore Sanitario ha il compito di accertare l’idoneità fisica dei soci volontari e di sorvegliare tutti i servizi di assistenza sanitaria (Art. 21 del Regolamento Generale).

2.5 DIRITTI E DOVERI DEL SOCIO ATTIVO
Il socio attivo ha diritto di:
– usufruire gratuitamente dei servizi dell’Associazione per se e per i propri familiari;
– ricevere la divisa dell’Associazione (i capi consegnati dipendono dal ruolo che il socio svolgerà);
– usufruire dei locali e delle attrezzature della sede;
– essere assicurato in caso di infortunio, invalidità permanente e morte (copia delle condizioni generali di assicurazione può essere richiesta al Segretario usufruire dell’assicurazione per responsabilità civile verso terzi connessa allo svolgimento dell’attività di volontariato;
– ricevere il rimborso delle eventuali spese vive sostenute nell’espletamento del servizio, previa relativa autorizzazione e successiva consegna dei documenti giustificativi.

Volontari, appartenenti al servizio civile, dipendenti e collaboratori (se presenti), hanno pari dignità all’interno dell’associazione e devono concorrere con pari impegno al raggiungimento delle finalità contenute nell’oggetto sociale.

Il socio attivo ha il dovere di:
– rispettare lo Statuto dell’associazione, il Regolamento Generale e il presente Regolamento e tutte le disposizioni emanate dal Consiglio Direttivo per il buon andamento dell’associazione e per una migliore organizzazione dei servizi;
– frequentare il corso base organizzato dall’associazione per l’ammissione al servizio attivo;
– frequentare i corsi di aggiornamento organizzati dal Consiglio Direttivo per mantenere la propria preparazione, l’idoneità al servizio ed essere costantemente aggiornato sui nuovi protocolli operativi e sulle procedure da seguire nei vari tipi di interventi;
– partecipare alle esercitazioni organizzate dal Consiglio Direttivo o dai capisquadra;
– effettuare almeno 2 (due) turni al mese per poter mantenere un adeguato livello di preparazione (eventuali deroghe devono essere valutate dal Consiglio Direttivo in accordo con il Direttore Sanitario);
– rilasciare regolare ricevuta per le somme ricevute in offerta;
– durante il servizio astenersi dal comunicare qualsiasi diagnosi medica al paziente o ai famigliari;
– durante il servizio astenersi dall’eseguire prestazioni mediche o paramediche (ad esempio terapie iniettorie intramuscolari) o suggerire l’uso di farmaci (eccetto personale sanitario);
– rifiutare qualsiasi compenso personale per trasporti effettuati.

2.6 DECADENZA DEL SOCIO ATTIVO
La qualità di socio volontario si perde per decesso, dimissioni volontarie, espulsione dal gruppo dei soci volontari e per esclusione.
Le dimissioni da volontario della Pubblica Assistenza Croce Verde devono essre date mediante comunicazione scritta al Consiglio Direttivo. Al momento delle dimissioni, il volontario dovrà restituire la divisa fornitagli ed il cartellino di riconoscimento.
La riconsegna della divisa è considerata un atto con cui il volontario manifesta palesemente la propria decisione di dimettersi; in tal caso, anche in assenza di comunicazione scritta il socio viene considerato automaticamente dimissionario
Il socio volontario dimissionario che chiede il reintegro viene equiparato ad un nuovo socio e pertanto, per essere riammesso dovrà attenersi a quanto prescritto dagli articoli 5 e 6 del Regolamento Generale, nonché dall’art. 2.5 del presente Regolamento, inclusa la necessità di ricevere l’opportuna formazione prima di essere eventualmente riammesso al servizio.
L’espulsione dal gruppo dei soci attivi viene deliberata dal Consiglio Direttivo, per gravi fatti e/o comportamenti che rendono inopportuno e/o dannoso che il socio continui a prestare servizio. L’espulsione dai soci attivi è irrevocabile e pertanto un socio espulso non potrà essere riammesso tra i soci attivi.
Nei confronti del socio volontario che abbia compiuto atti disonorevoli, abbia mancato ai doveri sociali o compiuto atti gravi e danneggiato in qualunque modo l’interesse morale e materiali o il prestigio ed il buon nome dell’Associazione, rendendo pertanto impossibile la continuità della sua adesione, è prevista l’esclusione dall’Associazione come disposto dall’art. 10, comma 4 dello Statuto Sociale.
Le modalità di applicazione dell’esclusione sono normate dall’art. 29 del Regolamento Generale dell’Associazione.
L’esclusione è irrevocabile e pertanto il socio radiato dall’associazione non potrà essere riammesso.

  1. Organizzazione dei servizi

3.1 TIPI DI SERVIZIO
La Pubblica Assistenza Croce Verde svolge i seguenti tipi di servizi:
– servizi di soccorso e trasporto di emergenza su attivazione della C.O. 118;
– servizi ordinari svolti in convenzione con le aziende sanitarie e ospedaliere (trasporto dializzati, trasferimenti tra strutture sanitarie diverse, dimissioni convenzionate, ecc.);
– servizi ordinari su prenotazione richiesti direttamente dai cittadini (trasporti per visite mediche, per terapie, per dimissioni, per ricoveri, presenza a manifestazioni, servizi sportivi);
– supporto al servizio di guardia medica (gestione delle chiamate e guida del mezzo di servizio ed eventuale supporto all’attività del medico di guardia).

3.2 RUOLI
Per lo svolgimento dei suddetti servizi, l’associazione si avvale di una struttura organizzativa nella quale sono previsti i seguenti ruoli:
– centralinista
– soccorritore
– autista dei servizi ordinari
– autista dei servizi di emergenza
– autista di guardia medica

3.2.1 Centralinista
Il centralinista ha il ruolo di:
– ricevere, gestire e smistare le comunicazioni (radio, telefono, ecc.) con l’esterno;
– supportare la squadra operativa fuori sede;
– protocollare gli interventi.

Nell’ambito delle proprie funzioni svolge le seguenti attività:
– gestisce le comunicazioni identificando il fabbisogno e le richieste in ingresso smistandole verso i destinatari;
– raccoglie le prenotazioni dei servizi ordinari;
– utilizza le strumentazioni radio per il collegamento con gli equipaggi;
– fornisce le informazioni generali sui servizi offerti dall’Associazione;
– raccoglie le nuove domande di ammissione;
– compila la modulistica dei servizi (foglio di viaggio, presenze, ecc.);
– gestisce la cassa (ricevere le offerte e le quote dei tesseramenti).

Per le svolgimento delle suddette mansioni vengono richieste le seguenti competenze tecnico-relazionali:
– capacità di ascolto e comunicazione appropriata con i diversi tipi di interlocutore;
– capacità di classificare le richieste in ingresso;
– capacità di utilizzare in modo efficace le apparecchiature radio telefoniche secondo le procedure ed in funzione dei diversi obiettivi;
– conoscenza della documentazione e attuazione delle procedure di pertinenza ( formazione, raccolta dati, etc.);
– conoscenza del sistema organizzativo interno dell’associazione e delle relazioni sul territorio.

3.2.2 Soccorritore
Il soccorritore ha il ruolo di:
– eseguire prestazioni di soccorso nelle situazioni di emergenza/urgenza nel rispetto dei protocolli operativi.

Nell’ambito delle proprie funzioni svolge le seguenti attività:
– controlla la presenza, quantitativi, conformità e collocazione dei presidi a bordo dei mezzi e all’interno degli zaini di soccorso;
– verifica gli eventuali dispositivi di comunicazione portatili (cellulare, radio);
– organizza e coordina la squadra in tutte le fasi dell’intervento (se nell’ambito dell’intervento svolge le funzioni di team–leader );
– valuta lo scenario, sicurezza, primo dimensionamento (TRIAGE) (se nell’ambito dell’intervento svolge le funzioni di team–leader );
– gestisce le comunicazioni e le relazioni con terzi (durante tutte le fasi d’intervento secondo i protocolli operativi);
– applica i diversi protocolli specifici previsti dalle centrali operative;
– compila scheda paziente dove prevista;
– supporta l’equipe del MSA (ALS);
– assiste l’utente nel trasporto;
– valuta e tiene monitorate le condizioni dell’utente;
– affida l’utente al Pronto Soccorso concordato;
– ripristina il vano sanitario.

Per le svolgimento delle suddette mansioni vengono richieste le seguenti competenze tecnico-relazionali:
– eseguire le operazioni di base per la preparazione e il ripristino dei presidi sanitari;
– utilizzare i dispositivi di comunicazione;
– analizzare valutare ed intervenire nelle diverse tipologie di intervento;
– conoscere della funzionalità e dell’utilizzo dei presidi presenti;
– assistere l’utente nelle funzioni di base: coscienza, respiro, e circolo;
– applicare le procedure di estrinsecazione, immobilizzazione e trasporto;
– gestire le procedure di ospedalizzazione;
– capacità di dirigere e coordinare la squadra (solo soccorritore leader);
– capacità di gestire le situazioni di stress;
– capacità di comunicare in modo efficace analizzando feedback successive all’intervento;
– capacità di relazionarsi in modo efficace con i pazienti e gli interlocutori terzi nelle fasi dell’intervento.

3.2.3 Autista dei servizi ordinari
L’autista dei servizi ordinari ha il ruolo di:
– guidare mezzi negli standard operativi
– gestire comunicazioni
– fornire supporto all’equipaggio

Nell’ambito delle proprie funzioni svolge le seguenti attività:
– verifica il mezzo (carburante, dispositivi luminosi, dispositivi di comunicazione, ecc.);
– verifica la viabilità nel territorio di pertinenza;
– conduce il mezzo e l’equipaggio;
– gestisce le comunicazioni di servizio con la sede e i terzi;
– fornisce supporto all’equipaggio nelle operazioni di movimentazione e trasporto dell’utente;
– gestisce il ripristino del mezzo con l’equipaggio

Per le svolgimento delle suddette mansioni vengono richieste le seguenti competenze tecnico-relazionali:
– è in grado di eseguire le operazioni di base per la preparazione e il ripristino del mezzo;
– è in grado di muoversi con padronanza nel territorio di competenza;
– è in grado di condurre il mezzo nelle diverse tipologie e condizione di viabilità;
– è in grado di analizzare eventuali variazioni dei parametri vitali dell’ utente ed è in grado di attivare le procedure di comunicazione di emergenza;
– capacità di relazionarsi in squadra;
– capacità di ascolto e comunicazione empatica con l’utente;
– mantenere un atteggiamento positivo e di confronto con l’utente e il personale delle strutture di riferimento.

3.2.4 Autista dei servizi di emergenza
L’autista dei servizi di emergenza ha il ruolo di:
– guidare mezzi in emergenza/urgenza nel rispetto dei protocolli operativi (codice della strada, protocollo sanitario, protocollo di comunicazione);
– fornire supporto all’equipaggio.

Nell’ambito delle proprie funzioni svolge le seguenti attività:
– verifica il mezzo (carburante, dispositivi luminosi, dispositivi di comunicazione, ecc.) e la relativa dotazione sanitaria;
– verifica la viabilità nel territorio di pertinenza;
– definisce il percorso migliore per l’intervento di soccorso;
– conduce il mezzo e l’equipaggio;
– gestisce secondo le procedure definite, le comunicazioni relative allo spostamento ed al posizionamento del mezzo, sia con la centrale operativa che con i mezzi di soccorso avanzati;
– gestisce comunicazioni relative ad eventuali richieste di informazioni;
– gestisce l’ utilizzo dei dispositivi acustico-luminosi del mezzo;
– fornisce, nei casi di bisogno, supporto all’equipaggio nelle operazioni di soccorso e di trasporto dell’utente;
– gestisce il ripristino del mezzo con l’equipaggio.

Per le svolgimento delle suddette mansioni vengono richieste le seguenti competenze tecnico-relazionali:
– è in grado di eseguire le operazioni di base per la preparazione e il ripristino del mezzo;
– è in grado di muoversi con padronanza nell’ambito del territorio di appartenenza rilevando eventuali anomalie nella viabilità e gestendo ipotesi di percorsi alternativi;
– è in grado di condurre e posizionare il mezzo nelle diverse tipologie di viabilità e di intervento in sicurezza;
– è in grado di utilizzare le diverse procedure di comunicazione nell’ambito dell’intervento;
– possiede capacità di relazionarsi in squadra;
– possiede capacità di ascolto e giusta codifica dell’informazione;
– possiede atteggiamento positivo e di confronto con l’utente e il personale delle strutture di riferimento.

3.2.5 Autista di guardia medica
L’autista di guardia medica ha il ruolo di:
– guidare l’auto di guardia medica nei rispetto dei codici della strada e dei protocolli di comunicazione;
– fornire assistenza al medico di guardia medica.

Nell’ambito delle proprie funzioni svolge le seguenti attività:
– verifica il mezzo (carburante, dispositivi luminosi, dispositivi di comunicazione, ecc.), materiale sanitario e ne gestisce il ripristino;
– verifica la viabilità nel territorio di pertinenza;
– definisce il percorso migliore per raggiungere la destinazione;
– conduce il mezzo;
– gestisce secondo le procedure definite le comunicazioni con la sede relative allo spostamento;
– gestisce comunicazioni relative ad eventuali richieste di informazioni;
– gestisce l’ utilizzo dei dispositivi luminosi del mezzo;
– a richiesta del medico, se abilitato al soccorso può assisterlo nelle fasi di intervento.

Per le svolgimento delle suddette mansioni vengono richieste le seguenti competenze tecnico-relazionali:
– è in grado di eseguire le operazioni di base per la preparazione e il ripristino del mezzo;
– è in grado di muoversi con padronanza nell’ambito del territorio di appartenenza rilevando eventuali anomalie nella viabilità e gestendo ipotesi di percorsi alternativi;
– è in grado di utilizzare le diverse procedure di comunicazione nell’ambito dell’intervento.

3.3 PROTEZIONE CIVILE
Tutti i volontari della Pubblica Assistenza Croce Verde possono entrare a far parte del Gruppo di Protezione Civile, accettando di rispettarne il relativo Regolamento.
Non è possibile far parte del Gruppo di Protezione Civile se non si è già soci volontari della Pubblica Assistenza Croce Verde.
All’interno del Gruppo di Protezione Civile, il volontario non può ricoprire ruoli differenti da quelli per i quali è abilitato come socio volontario della Pubblica Assistenza.
Nessun volontario può partecipare ad interventi di protezione civile in nome o per conto della Pubblica Assistenza Croce Verde, se non espressamente autorizzato dal Responsabile del gruppo.

3.4 GRUPPI VETERANI
Al compimento del 75° anno di età, i soci volontari non potranno più, per motivi assicurativi, prestare servizio attivo, ma entreranno di diritto a far parte del “Gruppo veterani” di cui è nominato un responsabile.
Il Gruppo veterani è parte integrante della struttura organizzativa della Pubblica Assistenza Croce Verde e viene coinvolto e convocato ufficialmente per tutte le presenze istituzionali e le attività promozionali di supporto.

3.5 TURNI
L’organizzazione del servizi è suddivisa in turni, predisposti dal Direttore dei Servizi che dovrà considerare oltre al grado di competenza dei volontari anche delle delle loro esigenze e disponibilità.
La presenza ai turni è obbligatoria. Chi per comprovati motivi non puo’ essere presente al proprio turno deve comunicare quanto prima la propria assenza al Caposquadra, in accordo con lui provvedere alla ricerca di un sostituto aventi qualifiche tali da non compromettere le potenzialità del turno.

Per agevolare l’organizzazione dei turni, tutti i volontari si impegnano a:
– garantire continuità e regolarità dei turni (almeno due turni al mese);
– comunicare al Direttore dei Servizi i propri periodi di assenza e/o di ferie, al fine di conciliare al meglio la propria libertà e il proprio dovere morale nei confronti dell’associazione;
– presentarsi puntuali all’inizio del proprio turno per consentire ai colleghi del turno precedente di terminare altrettanto puntualmente il proprio servizio.

I turni con i relativi orari sono i seguenti
MA TTINO
Da Lunedì a Sabato dalle 7.00 alle 13.00. Domenica dalle 8.00 alle 13.00.
POMERIGGIO
Tutti i giorni dalle 13.00 alle 20.00.
NOTTE
Da Domenica a Venerdì dalle 20.00 alle 7.00. Sabato dalle 20.00 alle 8.00.

A metà mese vengono esposti in bacheca i turni definitivi del mese successivo. Eventuali modifiche ai turni oppure alla loro durata, sono consentite solo se preventivamente concordate con il Direttore dei servizi. Inoltre, nessun volontario è autorizzato a cancellarsi dai turni senza preventivi accordi con il Caposquadra o con il Direttore dei Servizi.
Durante il turno, non è consentito abbandonare il servizio o allontanarsi dalla sede se non per gravi e giustificati motivi, e comunque sempre previo accordo con il Caposquadra.
Il volontario può richiedere al Consiglio Direttivo, con comunicazione scritta e motivata, un periodo di aspettativa sino ad un massimo di anni 1 (uno); per periodi di aspettativa pari o superiori a 6 (sei) mesi, il rientro in servizio potrà avvenire solo dopo il dovuto aggiornamento.

  1. Norme di servizio

4.1 DIVISA
I volontari che operano in ambulanza dovranno presentarsi indossando la divisa fornita dall’Associazione con divieto assoluto di indossare qualsiasi altro capo non conforme alle funzionalità e al decoro della propria funzione. Il Caposquadra è tenuto a rifiutare in servizio i volontari che non rispettano le succitate norme.
Le divise vengono fornite ai volontari all’atto di ammissione del servizio attivo in conformità al ruolo che andrà a ricoprire. E saranno restituite in caso di dimissione. Sulle divise dovranno essere apposti unicamente ed obbligatoriamente i distintivi forniti dall’associazione. In particolare dovrà essere opportunamente esposto il cartellino di riconoscimento.
È vietato l’utilizzo delle divise per motivi non inerenti al servizio.
Per motivi di sicurezza ed igiene devono essere rispettate le seguenti modalità di utilizzo:
– i volontari che prestano servizio in ambulanza devono indossare la divisa completa in qualsiasi momento e stagione;
– le tasche e le cerniere devono restare chiuse, le maniche devono coprire interamente le braccia ed i pantaloni devono ricoprire interamente le gambe;
– parte integrante della divisa è rappresentato dalle calzature che devono fornire adeguata protezione e stabilità al piede . Le scarpe o gli scarponcini deve essere chiusi e preferibilmente forniti di suola antisdrucciolo;
– in qualsiasi intervento devono essere usati i guanti monouso in dotazione all’ambulanza. Se necessario dovranno essere usati particolari equipaggiamenti quali mascherine, camici specifici, visiere o grembiuli.

4.2 COMPOSIZIONE DELLA SQUADRA
Per ogni turno il servizi sarà composto da:
– un centralinista
– un autista di guardia medica (quando presente il medico di guardia)
– tre componenti l’equipaggio di emergenza:
• Autista
• Caposquadra o primo soccorritore
• Secondo soccorritore

Caposquadra: considerata l’importanza del ruolo questo incarico puo’ essere svolto solo da chi ha compiuto 21 anni di età ed ha almeno 2 anni di esperienza come socio attivo in emergenza.
Viene nominato dal Consiglio Direttivo su parere favorevole del Direttore Sanitario su proposta del Caposquadra e Direttore dei Servizi.
Il caposquadra:
– ha la completa responsabilità del turno e in caso di necessità potrà farsi sostituire solo da un volontario di pari qualifica;
– durante l’intervento, in assenza del medico è responsabile della valutazione del paziente;
– coordina e dispone l’uscita dei mezzi e decide la composizione degli equipaggi;
– risponde al Consiglio Direttivo del comportamento dei singolo volontari al proprio servizio;
– ha la responsabilità delle consegne al capoturno successivo trasmettendogli le notizie necessarie per la prosecuzione dei servizi  – ha la responsabilità delle comunicazioni con la centrale operativa 118 ed in collaborazione con essa concorderà le modalità di intervento come previsto dal protocollo di intesa a tal scopo predisposta.

Secondo: È tenuto a collaborare con l’autista durate l’effettuazione delle manovre fornendogli, da terra tutte le indicazioni necessarie per la buona riuscita di quest’ultima .
Ha il compito di assistere il primo soccorritore in tutte le azioni di soccorso sia negli interventi a terra che durante il trasporto in ambulanza.
È tenuto a compilare la modulistica predisposta al rilevamento dei dati di servizio.

4.3 PRESENTAZIONE ED INIZIO TURNO
Ogni volontario di servizio deve presentarsi puntuale all’inizio dell’orario del proprio turno per assumere le consegne degli operatori del turno precedente (eventuali servizi da svolgere, materiale da ritirare o altre peculiarità)
A fini assicurativi tutti i volontari sono tenuti a firmare il registro delle presenze indicando l’orario di inizio turno e successivamente quello di fine turno.
I volontari operanti in ambulanza con la supervisione del Caposquadra devono verificare scrupolosamente lo stato di efficienza del mezzo. Dovranno quindi essere verificati:
– la disponibilità ed il funzionamento di tutto il materiale utilizzabile nel vano sanitario;
– lo stato di efficienza dell’ambulanza e delle attrezzature radio;
– la pulizia e l’igiene del mezzo e di ogni attrezzatura in dotazione.

Tutti i controlli sono facilitati da uso di schede prestampate che dovranno obbligatoriamente essere compilate e sottoscritte dal Caposquadra e mantenute agli atti.
Il materiale sanitario deve essere usato secondo necessità e reintegrato dopo l’uso. È vietato usare le lenzuola della ambulanze per uso personale.

4.4 COMPORTAMENTO E SVOLGIMENTO DEI SERVIZI

4.4.1. Fuori sede
La squadra di emergenza è responsabile del paziente dal momento del prelevamento al momento in cui viene affidato al personale dell’ente di destinazione o ai famigliari
E’ obbligo dell’equipaggio nello svolgimenti e di servizi di emergenza, e di servizi di trasporto ordinario attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal personale della centrale operativa in conformità a quelle preposte al coordinamento.
La squadra che prende in consegna un infermo per il trasporto, salvo i casi di emergenza, dovranno ritirare i documenti sanitari che accompagnano il malato.
L’ambulanza puo’ trasportare , oltre all’infermo ed ai volontari , un familiare che dovrà comunque viaggiare al fianco dell’autista. E’ buona norma evitare il trasporto di terze persone durante i servizi di maggiore gravità
Qualora il servizio da eseguire comporti in impegno di molte ore il Direttore dei Servizi avrà cura di dare le opportune istruzioni e se del caso fornire i relativi mezzi per assicurare il vitto e l’eventuale alloggio dei militi.
Tutti i componenti dell’equipaggio devono avere una buona conoscenza sull’utilizzo delle radio. Durante gli interventi è obbligatorio tenere sempre accese e presidiate le radio sul mezzo e le radio e/o cellulari portatili.
Il volontario, durante le comunicazioni radio, è tenuto ad utilizzare sempre un linguaggio corretto e conforme alle normative, ponendo particolare attenzione ai trattamento dei dati personali.
Tutti gli apparati radio ricetrasmittenti dovranno essere usati solo per motivi inerenti al servizio.
Tutti i servizi di soccorso e trasporto infermi possono essere eseguiti solo con il consenso del paziente. Nell’ipotesi in cui il paziente non voglia accettare il soccorso o il trasporto necessario, è necessario contattare la Centrale Operativa del 118 e comunicare all’operatore la volontà del paziente di rifiutare il ricovero. Se possibile, far firmare al paziente la dichiarazione liberatoria su apposito modulo (disponibile su tutte le ambulanze) con controfirma di almeno 2 (due) testimoni. In caso di persona non capace di intendere e di volere, fare riferimento alle norme specifiche per il trattamento sanitario obbligatorio (TSO).
A norma delle vigenti leggi, sono tassativamente vietati la rimozione ed il trasporto di cadaveri

NORME PER LA CIRCOLAZIONE SULLA STRADA
Il conducente dell’ambulanza deve guidare con la massima prudenza e rispettare rigorosamente il Codice della strada.
La velocità del mezzo di soccorso deve essere proporzionata al traffico, alle condizioni del mezzo. In caso di trasporto di feriti l’andatura del mezzo deve tener conto delle condizioni del trasportato e delle esigenze dei volontari che operano nel vano sanitario.
I segnali di emergenza (girofari e sirena) chiedono strada ma non danno nessun diritto di precedenza, di conseguenza ai semafori rossi e agli stop stradali occorre fermarsi per poi ripartire quando si è certi di non causare incidenti.
L’uso della sirena è consentito solo in caso di emergenza attivata con codice di maggiore gravità o in conformità alle direttive della Centrale Operativa 118.
L’uso della sirena deve essere fatto in modo continuativo e non solo in prossimità degli incroci.
È obbligatorio usare sempre le cinture di sicurezza durante i trasporti, sia per i volontari in servizio che per tutti i trasportati (pazienti e non).
In caso di sinistri subiti o provocati, l’autista dovrà tempestivamente notificare l’accaduto alla segreteria.

4.4.2 In Sede
La sede e le attrezzature devono essere tenute da tutti di volontari con estrema cura e pulizia. E’ fatto divieto l’utilizzo di materiali ed attrezzatura della P.A. per uso privato (salvo quanto espressamente autorizzato).
In caso di utilizzo della cucina il materiale e le attrezzature devono essere pulite e riposte con estrema cura.
È severamente vietato fumare in tutti i locali della sede comprese le autorimesse dove tale obbligo è rafforzato per la presenza di carburanti e materiale infiammabile.
È vietato l’uso di sostanze alcoliche.
È tassativamente vietato l’uso di sostanze stupefacenti.
Non è consentito di lavare gli automezzi privati nell’area cortilizia dell’associazione.
I rifiuti soggetti a raccolta differenziata devono essere riposti negli appositi contenitori presso la sede o nei cassonetti stradai.

4.5 FUORI TURNO
Alla fine di ogni servizi la squadra di emergenza dovrà verificare lo stato di pulizia ed igiene del mezzo utilizzato. Dovrà inoltre eliminare i rifiuti dal vano sanitario e dall’abitacolo.
Dovranno essere segnalati al successivo equipaggio tutti i guasti ed i malfunzionamenti del mezzo, dandone inoltre opportuna informazione al responsabile del mezzi
Alla fine di ogni turno ogni volontario dovrà registrarne l’ora di uscita sul libro delle presenze.

4.6 COMPORTAMENTO ED ETICA DEL VOLONTARIO, SEGRETEZZA DEL SERVIZIO
– Operare nel rispetto dei valori e dello spirito dell’associazione;
– comportarsi sempre con disciplina, correttezza, serietà, lealtà e rispetto nei confronti dei colleghi, dei pazienti e di tutte le altre persone con cui entra in rapporto durante il servizio;
– contribuire al mantenimento di un clima di serenità, cordialità ed educazione all’interno dell’associazione evitando di:
• bestemmiare
• innescare discussioni di carattere politico e religioso
– mantenere il segreto professionale su tutto ciò di cui viene a conoscenza nell’espletamento del servizio;
– astenersi dall’innescare o animare discussioni durante il servizio. Qualora insorgessero divergenze o vi fossero reclami o proteste gli interessati dovranno esporre quanto accaduto al proprio caposquadra o al responsabile dei servizi;
– non divulgare notizie su fatti e/o persone all’interno e all’esterno dell’associazione;
– rivolgersi ai pazienti e famigliari con delicatezza, rispetto e pazienza. utilizzando sempre un linguaggio moderato anche nella richiesta di collaborazione;
– evitare giudizi e pregiudizi ed offrire ad ogni paziente aiuto morale e tecnico;
– rispettare la privacy e l’intimità dei pazienti evitando di aumentarne il disagio e deludendo le aspettative di supporto e aiuto.

 

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